Oh salve signori e signore!
Per la serie "Chi non muore, si rivede", eccomi! Dopo settimane di puro silenzio, torno con il mio ignorantissimo blog! Vi sono mancata? No? Affari vostri, I'm Back Bitches, lo stess! International oggi!
Comunque per la rubrichetta "Ricordi d'infanzia, che tanto ricordi non sono, perchè non mi ricordo una fava", con la straordinaria partecipazione di mio nonno. Oggi siamo a Caorle, una delle località di mare più conosciuta e meno frequentata! Età media dei frequentanti: 72 anni, all'epoca, ora non so se sia cambiato qualcosa. Meta turistica preferita da Paolo il nonno.
In ogni caso non vi parlerò di tutta Caorle, perchè staremmo qua una settimana, ma solo di una piccola parte che trovo al quanto "suggestiva", sebbene la stagione che ho scelto non è stata delle migliori. Un misto tra "Silent Hill" e "La notte del Giudizio" in autunno/ inverno. Vi sento obiettare da qua, con :"Eh esagerata!". Regaz, non scherzo, puro terrore dalle 16.30 in poi!
Bando alle ciance, ed alle mie infinite conversazioni con me stessa eeee...
"OOOOOK, let's go!". (in pochi capiranno la mia cit.)
I Casoni di Caorle
Nella Laguna caorlina (come dice Nonno Paolo, anche se non sono molto sicura dell'esistenza di questa declinazione, in realtà molto probabilmente può avermi detto "Caorlotta", ma ho la memoria di un cricetino... in ogni caso per non far incazzare i pescatori la chiameremo semplicemente: "Laguna di Caorle". Anche nel 2022 schivo le polemiche...), anyway, c'è una fantabolosa riserva naturale, certificata, abitata da particolari uccelli, strani pesci, che poi rigorosamente mangiamo, e piante "rare", che rendo la biodiversità di questo parco meravigliosa (in teoria hanno pure avvistato delle volpi, ma è un po' come la storia di Big Foot!)
Qui sorgono le antichissime case dei pescatori, dove si rifugiavano durante il periodo più fruttuoso di pesca: tutti i mesi primaverili ed estivi, per pescare e vendere il pesce al mercato di Venezia, distante pochi kilometri.
Queste vengono chiamate "Casoni": fatti in legno e canne di bambù! Ora qui vorrei aprire una parentesi, strano, secondo me e Paolo, utilizzavano anche l'argilla, ma Wikipedia non fà cenno. Io, a prescindere, lo dico lo stesso, tanto che me frega!
Ragion per cui spinta dalle mille voci, testuali parole:
"Ragazzi ve lo giuro sembra di stare in qualche villaggio della Thailandia, Giappone, Africa e di tutti i gusti" cit.
Sono partita alla scoperta di questi "Casoni"... ho deciso di visitarli. Trascinandomi dietro, con l'inganno, due miei amici! Che chiameremo "vittime". A proposito... CIAO REGAZ! CI TORNIAMO IN ESTATE A SFONDARCI DI SARDE IN SAOR, PROMESSO!
Ora... sarò totalmente onesta, decisamente il periodo dell'anno era SBAGLIATISSIMO, ad Ottobre... con una nebbia spessa 8 cm... ma sembra di stare sul serio in qualche villaggio esotico.
Insomma ci siamo persi una decina di volte, per poi, finalmente, trovare la retta via ed arrivare nel parco naturale più bello in assoluto! (Prima delle 16.30, dopo... vi consiglio di portarvi una lucina ed armarvi di coraggio!).
Per purissima curiosità, presa dalla voglia di possedere un podere nel villaggio dei pescatori, ho chiesto al mitico Paolino (sempre mio nonno), quanto potrebbe venire a costare un casone in riva alla Laguna, vorrei citarvi la risposta:
VENETO: "Eh Silvia, ma che domande te me fà, i xe tramandai da pare in fiol. I costa na barca de schei, i te tira do peade".
ITA: "Eh Silvia, ma che domande mi fai, sono tramandati di generazione in generazione. Hanno un valore inestimabile, nessuno te li vende.", a detta sua...
Ma se ascoltassi mio padre, a volte saggio più del nonno, la risposta sarebbe stata:
"Silvia, con i soldi (i schei), compri tutto. Ma tu non ne hai quindi, zitta e buona (tasi su e sta bona)!!"
Ragion per cui, ma pjio in quel posto in ogni caso.
Vi sento già fremere, come arrivare nella Thailandia veneta?... Vi giuro solo a dirlo mi viene troppo da ridere!
- In bici o a piedi: itinerario che parte all'altezza dello stadio comunale (Piazzale Olimpia), prosegue per Strada Palangon fino alla cosiddetta “Isola dei pescatori” e da qui, su una strada ciclopedonale che costeggia la laguna, giunge fino a Falconera. Non avete capito? Nemmeno io, ragion per cui... Regà, GOOGLE MAPS, o chiedete informazioni agli autoctoni per niente socievoli (MI DISSOCIO, salutiamo il sindaco di Caorle!).
Il costo, se il tour è fatto via terra, è totalmente gratuito!
- Giretto turistico in barca: un tour in mezzo ai canali, ma questo è possibile solo in estate con una tipica barca dal fondo appiattito di nome "bragozzo", ringrazio mio nonno per l'info (che ho confermato su Wikipedia). Sicuramente quest'estate lo faremo.
Ma pensate siano solo casette buttate là? ILLUSI! Qui potrai trovare numerose attività per grandi e piccini!
- Casoni ristorante: Premessa, non aspettatevi Cracco, ma ben sì Bepi el pascator, che queo che el gà...el gà! (Trad.:"Quello che ha... ha!"). Sono tipici ristornati dove i costi sono bassi e le quantità abbondanti! Tutto a base di pesce freschissimo e piatti tipici!
- Il Casone didattico: si trova all’entrata di Caorle, all’interno del Parco del Pescatore, dove è stato costruito un simil casone, secondo la tradizione.
- Per chi volesse fare un'esperienza mistica e passare una notte in un casone, ristrutturato e modernizzato... perchè senza Wi-Fi è come stare senza aria per tutti noi, è possibile! Ma vi consiglio vivamente di farlo in ESTATE, altrimenti fate come me, cioè vi ritrovate in uno scenario horror in mezzo al nulla!
Si conclude qui la mini esperienza ai casoni di Caorle traumatica e divertente al punto giusto.
Vi aspetto sul mio profilo Instagram (@pavagram) per nuovissimi post, oppure qui ogni Giovedì alle 17.30!
Un baciotto!
Silvia Pavanello.
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