Ah, ben tornati amicici! Piccoli Fiorellini e Fiorelloni.
Ho ricevuti molti commenti positivi riguardati lo scorso post! Grazie mille, perchè credevo facesse schifo a tutti il mio modo di scrivere, invece ha avuto torto mia madre! Può fregarmi solo quando mi nasconde le cose in camera!
In ogni caso, cominciamo che come sempre mi dilungo in cose futili!
Per la rubrica: ”Silvia dove sei stata?”, oggi vi parlo di una delle mie sette fatiche. Ehi... ehi... già vi sento criticarmi: “Eeeeh ma che fatiche vuoi che siano, vorrei vederti lavorare in fabbrica gne gne gne”... Sisi, tutte ragionissime, ma lasciatemi raccontare per carità che già sono lunga come il lockdown nel 2020, figurati se mi faccio prendere dai flussi che coscienze e di perbenismo! TVB operai e gente che lavora sul serio.
In ogni caso... continuo... Ah si vi stavo raccontando, quando ero una giovine pargoletta tutta pepe, durante i rigidi inverni, mia madre e mio padre mi abbandonavano in cima ad un monte con i nonni e mio fratello, per farsi la bella vita! (Ciao mamma se leggi questo articolo, sappi che sto scherzando! Tvb pure a te!). Fin qui tutto bene, tranne che io sul serio ero abbandonata ai racconti di mio nonno che all'epoca aveva 80 anni e che come già sapete.. è da sempre un gran logorroico e io in tenera età giustamente mi annoiavo!
Quindi io di quel periodo mi ricordo molto poco, perchè mio fratello se ne andava con i suoi amici a giocare con la neve ed io come "Diabolik" cercavo di evadere da quella pigionia scappando per i boschi!
Quindi dopo 15 anni che non tornavo in quel posto ho deciso di farmi coraggio ed affrontare il mio passato. Ho raccattato quei 4 amici che avevo... e sono partita alla scoperta di Calalzo di Cadore. Che tutto sommato, la preferisco a Cortina D'Ampezzo, che ormai non è nemmeno questo gran chè! UN SALUTONE AL SINDACO ED AI GIOCHI INVERNALI.
Si, vi sento già lamentarvi del fatto che ancora non vi ho detto nulla... ma oh! Ragazzi ci sto arrivando veramente!
CALALZO DI CADORE E IL PERCORSO LEGGENDARIO DEI LAGHETTI DI LAGOLE.
E' ora regaz.... IL PIPPONEEEE STORICO... anzi leggendario, E' QUIIIII!
Cominciamo dicendo che Calalzo è l' insediamento più antico della zona, indovinate? No, non lo potete sapere perchè non conoscete mio nonno, ma se lo conosceste sapreste che i primi reperti storici risalgono a circa 2500 anni fa, cioè un piccolissimo santuario dedicato ad una divinità dell'epoca pre-romanica, località? LAGOLE! In questo esatto posticino si trovano alcune sorgenti di acqua termale! Allerta spoiler: l'ho provata sta acquettina e non sono diventata tutta sta fregna come i personaggi della leggenda che vi sto per raccontare. Ah si, vi devo raccontare!
Siete pronti? Anche se la risposta fosse un "no", rileggete la frase fino a quando non lo sarete! Non è che posso fare sempre tutto io!
VIAAAA...
In questa zona potete trovare il “laghetto delle tose” (dalle acqua miracolose sia per la conservazione della bellezza, sia per le proprietà curative), chiamato così perchè le giovani ragazze (le tose) del paese facevano il bagno per rimanere bellissime, mentre gli uomini dovevano invecchiare per sembrare più saggi! Insomma non si lavavano mai, se non per curare le ferite di battaglia! Ciao amici maschioni, un saluto, non è una discriminazione, quindi.. PACE, AMORE E SE NON VOLETE LAVARVI NON FATELO! Un bacione!
Continuiamo, perchè oggi sembra più lunga del solito; dicevo che queste belle ragazzotte facevano tutti i giorni il bagno per rimanere bone. Ma una di queste fanciulle... Bianca, era proprio una mega-fregna! Una di quelle che passa per i sentieri dei boschi e dici “Ammappatelo”! Fatalità era pure la figlia del capo del Villaggio! Te parevaaaaaa eccola là. Questa sua bonaggine cominciò a suscitare gelosie tra le Anguane! Chi sono? Aspettate, ci sto arrivando! Quello che non vi ho detto è che i laghetti formati da questa sorgente, erano abitati da queste creature metà capre e metà donne, appunto le Anguane. Esse erano le custodi di queste acque sacre e miracolose!
La verità è che a questi ibridi proprio non andava giù che ci fossero esseri più belli di loro, quindi attuarono un piano per uccidere tutte queste giovani donne!
Così una mattina, mentre gli uomini erano impegnati con la caccia, le Anguane attaccarono Bianca e le altre ragazze massacrandole, per poi ritornarsene nelle profondità della sorgente!
Al Dio, a cui appunto era dedicato l'altarino, non fù molto felice di sapere che tutte le figone che lo veneravano... furono sterminate, si infuriò talmente tanto che di punto in bianco avvelenò tutte le acqua dei laghetti, uccidendo così le baldraccon... volevo dire le Anguane!
Bianca fu sepolta ai piedi di un monte che tutt'ora viene chiamato “Croda Bianca”.
Questa è la storia raccontata un po' frettolosamente, anche perchè se mi fermavo nei minimi particolari mi criticavate con “Sei troppo logorroica gne gne gne”.
Ma per saperne di più vi consiglio il “Percorso Leggendario” dei Laghetti di Lagole, un percorso segnato in blu nella cartina che troverete lì. Vi dico solo che di mezzo c'è anche un drago! Quindi da non perdere assolutamente! Sono 9 tappe con installazioni sonore e artistiche che raccontano la disavventura di Bianca con le Anguane ed altri aspetti della leggenda che ho tralasciato!
Per i più “”storici”” invece c'è il percorso Archeologico, dove potrete trovare 8 Estear Eggs, riguardanti la reale storia del territorio delle Lagole. Sono 8 tra sculture e curiosità!
Sono percorsi tendenzialmente facili, adatti a tutti, anche chi non è allenato, non essendo ripidissimi. Regà, sono riuscita io, figurati voi! Io l'ho fatto con un paesaggio invernale, pieno pieno di neve, rischiando di schiantare il mio umile viso al suolo per circa una quarantina di volte. Ma per colpa sempre mia. Ma davvero magnifico.
In ogni caso, d'estate è possibile fare il bagno, Anguane permettendo.
Ad essere sincera è possibili fare tutte e due i percorsi perchè sono paralleli!
Costo? Totalmente gratuito!
Si conclude così il mio secondo articolo per la serie “La rubrichetta della poaretta” (rubrichetta della poverina).
Spero di esservi stata d'aiuto per la prossima volta che sarete in zona Cortina, e vi stiate annoiando!
Un baciotto! Silvia Pavanello.
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